Aurelio Padovani

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Descrizione

Aurelio Padovani
Il fascista intransigente

di Gerardo Picardo

(Prefazione di Giano Accame e postfazione di Giuseppe Parlato)

La storia-ricerca non si è mai occupata seriamente di Aurelio Padovani, il fascista eretico. Perché non si è ancora liberata dai pregiudizi, dalle paure e dagli opportunismi che ancora oggi segnano gli studi storici sul fascismo. Eppure il personaggio rientrava nella linea poco scandagliata del fascismo di popolo: il Capitano era contrario ad ogni compromesso, ai notabili, agli sfruttatori, agli affaristi ed aveva un carisma, una volontà e un coraggio che ben presto lo fecero diventare a Napoli e nel Sud un trascinatore di popolo senza precedenti.
La sua forza era costituita dalle organizzazioni dei lavoratori, principalmente dai portuali, dai metallurgici, dai tessili, dagli operai dei trasporti.
Per Aurelio Padovani il fascismo era l’alternativa al vecchio mondo borghese, un movimento rivoluzionario nazional-populista, una terza via tra il capitalismo e il comunismo. Il fascismo aveva altresì una dottrina nuova che era essenzialmente formazione dello spirito, stile di vita e giustizia sociale. Un fenomeno storico complesso, contraddittorio, variabile.
Padovani era un repubblicano d’ispirazione soreliana. Diceva che in Campania tutto era camorra, imbroglio, indecente patteggiamento, finanche tra potere e delinquenza comune, e che bisognava fare uscire il Sud dalla fogna nella quale si trovava da tempo. L’oltranzismo rivoluzionario di Padovani era un atto d’amore, una testimonianza di poesia per il suo popolo e per la sua terra.
Occorreva una seconda ondata contro il trasformismo che s’insinuava ovunque. Un destino crudele falciò questa anomalia del fascismo meridionale.
Gerardo Picardo è riuscito a stabilire con questa ricerca un ordine di conoscenza attendibile e verificabile con i documenti che mai nessuno aveva consultato, messi insieme e fatti parlare. L’efficacia della comunicazione è la verità che viene fuori dalla tragica storia di Aurelio Padovani, che fu, e resta, il fascista intransigente.

Numero di Pagine: 176

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