L’Agro Picentino

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Descrizione

L’Agro Picentino
e la sua gente nel ricordo dei classici

di Michele Cioffi

Bastano davvero pochi ma precisi appunti per intessere una “storia patria”. È precisamente quello che ha fatto Michele Cioffi, cui non è mancata la scrupolosa pazienza di raccogliere una serie di “indizi” tali da permettergli di raccontare una cronaca minuziosa e dettagliata di eventi verificatisi sul suolo natìo e che poi inevitabilmente si sono tradotti in “Storia”. Microcosmo e Macrocosmo. Piccola e Grande Storia. Sempre e comunque Storia: perché è dalle piccole e quotidiane cose, dalle più sparute notizie che, volendo, si riesce a comporre il mosaico della successione di fatti e situazioni che fanno di pochi episodi il racconto completo dello svilupparsi nel tempo dell’agire di una comunità, la vera e propria Storia. La meticolosa ricerca bibliografica ha poi permesso all’autore di porre in risalto iscrizioni, monumenti, testimonianze, atti d’archivio che insieme formano il vissuto degli abitanti di un intero territorio, quel tanto che basta per descrivere e delimitare ad un dato luogo le gesta di un’intera popolazione. Ma i classici ci indirizzano ancora con puntualità e precisione. Scrive, per esempio, Strabone nella Geografia: “Tra le Sirenuse (promontorio di Minerva oggi della Campanella) e Posidonia si trova Marcina (l’odierna Vietri sul Mare) fondata dagli Etruschi ed abitata poi dai Sanniti. Da qui a Pompei, passando per Nocera l’istmo non misura più di 120 stadi. Il territorio dei Picenti si estende fino al fiume Sele che lo separa dall’antica Italia; del Sele si racconta che le sue acque pietrificano le piante che vi siano immerse senza far perdere loro forma e colore”. E allora ben vengano i ricercatori come Michele Cioffi, che con la loro preziosa meticolosità sanno portare agli onori della Storia le imprese di anonimi e di grandi cronisti, osservatori e scrittori.

Numero di Pagine: 159

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